Due subacquei dispersi nella grotta di Cala Fetente, dopo un forte maremoto che ha colpito la costa tirrenica.
E' lo scenario affrontato dai tecnici speleosubaquei del
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, durante la prima giornata d'intervento dell'
esercitazione Twist, il grande appuntamento internazionale organizzato a Salerno dal
Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
Alle 8.00 di giovedì 25 ottobre la Prefettura del capoluogo salernitano ha richiesto l'attivazione del CNSAS, segnalando la scomparsa di due appassionati di immersioni in grotte allagate, sorpresi dall'onda di tsunami mentre si immergevano nella nota cavità nei pressi di Palinuro.
Con due imbarcazioni, messe a disposizione dai diving locali, i tecnici del CNSAS sono stati accompagnati nella piccola baia davanti all'entrata della grotta. A coordinarli, dal porto della piccola frazione, un Centro Operartivo Mobile, affiancato da una camera iperbarica trasportata vicino al luogo delle operazioni tramite un mezzo del CNSAS.
A immergersi sono state due squadre d'intervento, supportate da alcuni operatori a bordo delle barche. La prima unità ha provveduto a istallare una sagola guida, un "filo d'Arianna" utilizzato nelle cavità allagate per essere certi di ritrovare la strada del rientro, in condizioni di scarsa visibilità e lungo i tortuosi meandri delle grotte sotterranee.
Sono state disposte, secondo le procedure di sicurezza del CNSAS, anche alcune bombole di 'bailout', di riserva, utili nel caso un'emergenza pregiudichi il corretto funzionamento delle singole attrezzature personali.
Durante le operazioni di messa in sicurezza della grotta, a circa 170 metri dall'ingresso, è stato individuato il primo subacqueo disperso, purtroppo senza vita. A poca distanza il compagno. La prima squadra ha segnalato la posizione dei due dispersi con la sagola guida. E' poi uscita per avvisare la seconda squadra, addetta al recupero.
Le operazioni di rimozione dei corpi si sono protratte fino alle ore 14.30, quando due tecnici del CNSAS sono rientrati per l'ultima volta nella cavità per recuperare la sagola guida e le bombole d'emergenza, utilizzando veicoli subacquei, in gergo "acquascooter", che permettono di muoversi a notevole velocità sotto il livello del mare, risparmiando tempo ed energie.
Il rientro in porto è avvenuto attorno alle 15.30, orario nel quale i corpi dei due dispersi sono stati consegnati alle autorità portuali.
Il Coordinatore Nazionale CCD
Dolores Porcu Fois